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La grande imitatrice

La grande imitatrice
Sifilide e questione femminile

Scritti di Anna Maria Mozzoni, Giuseppe Mazzini, Josephine Butler, Jessie White Mario, Agostino Bertani

Anche quando della sifilide si ignorava quasi tutto, almeno due cose erano chiare: infliggeva al corpo danni simili a quelli della lebbra; la sua trasmissione aveva a che fare con il contatto sessuale.

Con il diffondersi della paura si cerca sempre qualcuno su cui sfogarla. E non si tardò a trovarlo nell’anello debole della catena sociale: la donna, e soprattutto la prostituta. Le implicazioni non solo sanitarie della sifilide divennero sempre più evidenti, ma fu nell’Ottocento che la sua valenza sociale acquistò rilievo e si presero provvedimenti di sorveglianza igienica e regolamentazione della prostituzione le cui conseguenze in Italia sarebbero durate un secolo: dal Regolamento Cavour (1860) alla legge Merlin (1958).

Gli scritti di questo volume fotografano un momento storico in cui i riflettori sono puntati sulle donne e sui primi tentativi di affermare i loro diritti. Gli autori, legati da amicizia e condivisione di ideali civili, sono tra le voci più autorevoli dell’Ottocento. Anna Maria Mozzoni, nei due scritti Sul regolamento sanitario della prostituzione e Alla signora Giuseppina Butler, dialoga con la collega Butler sugli effetti del controllo statale del meretricio e sulla condizione femminile. Giuseppe Mazzini, nella lettera L’uguaglianza è libertà incoraggia le donne a lottare per l’abrogazione delle leggi che proteggono il vizio, mentre Josephine Butler è Una voce nel deserto che invita le compagne ad alzare la testa e a ribellarsi. Le fa eco Jessie White Mario, denunciando ne La prostituzione un sistema coercitivo e ipocrita che trova nelle donne il capro espiatorio della sua inettitudine. Chiude il volume La prostituzione patentata e il regolamento sanitario, la lettera aperta ad Agostino Depretis in cui Agostino Bertani sferra un duro attacco al governo e al ministro che «fa da cassiere ai lupanari».

Autori

Anna Maria Mozzoni

(1837-1920), giornalista, si batté per l’emancipazione femminile. Partecipò alla campagna per l’abolizione delle norme sulla prostituzione. Tra le sue opere: La donna e i suoi rapporti sociali, Un passo avanti nella cultura femminile.

Giuseppe Mazzini

(1805-1872), patriota, politico e filosofo, contribuì alla formazione dello Stato unitario italiano e si dedicò alla questione sociale e alla lotta per il miglioramento delle condizioni delle classi lavoratrici. Tra le sue opere: Della Giovine Italia, La questione italiana e i repubblicani.

Josephine Butler

(1828-1906), femminista e riformatrice sociale, contribuì al successo della campagna per l’abrogazione dei Contagious Diseases Acts e promosse la lotta contro la regolamentazione della prostituzione in Europa. Tra le sue opere: Personal Reminiscences of a Great Crusade, Una voce nel deserto.

Jessie White Mario

(1832-1906), patriota e scrittrice. Amica di Mazzini, Cattaneo e Garibaldi e moglie del giornalista A. Mario, partecipò alle campagne garibaldine e studiò le condizioni di vita nei quartieri poveri di Napoli e nelle solfare siciliane. Tra le sue opere: La lotta elettorale e il diritto di voto in Inghilterra, Le miniere di zolfo in Sicilia, La miseria in Napoli.

Agostino Bertani

(1812-1886), medico e politico. Capo dell’estrema sinistra alla Camera, quando la sinistra andò al potere, restò all’opposizione, in disaccordo con A. Depretis. Fu tra i promotori dell’inchiesta agraria di S. Jacini. Tra le sue opere: Sull’inchiesta agraria. Note di A. Bertani, La prostituzione patentata e il regolamento sanitario. Lettera ad A. De Pretis, ministro per l’Interno.

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