Il Laboratorio di sanità pubblica Ivo de Carneri (Public Health Laboratory Ivo de Carneri, PHL-IdC) si trova a Wawi, Chake-Chake, isola di Pemba. L’edificio principale di 800 mq è suddiviso in numerose sezioni:
Laboratori (parassitologia, batteriologia, virologia)
Contabilita’
Formazione
Un’ampia sala conferenze può ospitare sino a 50 persone e dispone di strutture per il training (proiettore e lavagna luminosa, collegamento pc, biblioteca).
Un secondo edificio di 300 mq è stato inaugurato all’inizio del 2005 e include: uffici per l’amministrazione e la gestione dei dati, un magazzino, una mensa. L’edificio è stato dedicato alla memoria di Carlo Urbani.
Attrezzatura
Oltre a un’ attrezzatura di tipo standard, i laboratori sono provvisti di:
due frigoriferi a –80°C, tre frigoriferi a –20°C, due lettori ELISA, due cappe sterili (classe Biohazard II), una cappa classe I, due incubatrici di Co2, distillatori d’acqua e autoclavi.
Dal 2008 la tecnologia PCR e un calcolatore CD4 sono altresì disponibili.
Elettricità e fornitura d’acqua
L’elettricità viene fornita dalla linea principale. Un generatore di riserva da 110 KVA garantisce la sua continua fornitura.
L’acqua è fornita dalla tubatura principale e da un sistema a pressione idrica consistente in una riserva di 6 taniche da 5000 litri l’una e 5 pompe che, in caso di emergenza, ricavano l’acqua da un pozzo collegato.
Strutture per la ricerca sul campo
Per implementare alcuni progetti, nei Distretti sono stati predisposti uffici e strutture per la ricerca sul campo in collaborazione con le autorità sanitarie locali.
La sostenibilità della struttura
- Il 90% del personale proviene dal Ministero della sanità di Zanzibar ed è retribuito dal Ministero della sanità.
- Circa il 10-15% del budget per gli studi di ricerca viene destinato alle spese ordinarie e di mantenimento.
- Una volta conclusi gli studi, il materiale e le attrezzature acquistate per specifici progetti di ricerca sono lasciate al PHL-IdC.
- La Fondazione Ivo de Carneri Onlus agevola il sostegno da parte di enti donatori (Ministero italiano degli affari esteri, Organizzazioni Internazionali) a favore del Ministero della sanità locale per il controllo e la sorveglianza delle malattie endemiche.