La peste letteraria
Milano 1630-Londra 1665
Scritti di Alessandro Manzoni e Daniel Defoe
Autori
Alessandro Manzoni
(Milano, 1785-1873), scrittore, poeta e drammaturgo, figlio di Pietro e Giulia Beccaria, ricevette la prima istruzione dai padri somaschi in Brianza e nel collegio dei barnabiti a Milano. Visse a Parigi tra il 1805 e il 1810, anno della conversione al cattolicesimo, o meglio del ritorno, dopo una lunga crisi, alla fede dell’infanzia come soluzione ai problemi morali che lo tormentavano. Considerato il maggior esponente del Romanticismo italiano, si inserì nel contesto culturale lombardo, sensibile alle sollecitazioni d’Oltralpe, e partecipò al dibattito sulla necessità di rifondare la letteratura su nuove basi, superando gli schemi classicistici e puntando a un maggiore impegno morale e sociale e a un’approfondita analisi della questione della lingua. Tra le sue opere ricordiamo: Inni sacri, le odi Marzo 1821 e Il cinque maggio, le tragedie Il conte di Carmagnola e Adelchi, I promessi sposi e Storia della colonna infame.
Daniel Defoe
(Londra 1660-1731), scrittore, considerato uno dei padri del romanzo e del giornalismo moderno. Figlio del negoziante James, il suo cognome originario era Foe, che egli poi trasformò in De Foe. Dopo gli studi, intraprese iniziative commerciali che lo portarono a viaggiare per l’Europa, facendo esperienze utili per la sua futura attività di scrittore. Costretto a dichiarare bancarotta a causa di circostanze sfortunate e investimenti sbagliati, si dedicò alla politica e all’attività di giornalista – diventando collaboratore di vari periodici e fondatore di «The Review» – e di agente segreto per il governo. Tra le sue opere ricordiamo: Robinson Crusoe, Lady Roxana, Moll Flanders, Il colonnello Jack, Inno alla gogna, Diario dell’anno della peste.