PROGETTO CHIRURGIA
DOVE
Isola di Pemba
OBIETTIVI
Miglioramento dello stato di salute della popolazione locale attraverso il sostegno al reparto di chirurgia dell’ospedale principale dell’isola di Pemba;Sostenere l’operato di un chirurgo locale proveniente da Zanzibar nell’attesa del rientro dell'operatore sanitario in formazione;Formazione sul campo di un’équipe sanitaria locale
DURATA
5 anni (2010-2014)
VALORE
€ 150.000 circa (circa 30.000 euro l’anno)
FINANZIATORI
- In collaborazione con Amici del Mondo World Friends Onlus
- Donatori privati
SCHEDA PROGETTO
clicca qui
Progetto di sostegno al reparto di chirurgia dell'ospedale di Chake Chake
DESCRIZIONE PROGETTO
Per circa tre anni (2005 – 2007) è risultata vacante la posizione del chirurgo generale precedentemente ricoperta da un chirurgo russo sovvenzionato dall’UNDP (United Nations Development Fund). Per affrontare questa situazione con un bacino di utenza di quasi 300.000 pazienti sprovvisti di tale figura, la Fondazione Ivo de Carneri Onlus ha avviato un primo progetto chirurgia con invio in loco di chirurghi generali italiani e ristrutturazione dei locali.Durante questo periodo i chirurghi italiani hanno affiancato il personale sanitario locale e trasferito competenze per effettuare interventi di base. Sulla base di un piano ampiamente discusso con i responsabili del Ministero della sanità di Zanzibar è stato individuato un Medical Assistant particolarmente capace, dedicato e motivato, da avviare agli studi in medicina e chirurgia presso l’Università di Dar es Salaam (corso di studio di durata quinquennale). Al termine degli studi, nel 2014, riprenderà l’attività presso l’Ospedale di Chake Chake. Nel contempo la Fondazione, in collaborazione con l’ong A World Friends Onlus, sostiene l’operato di un chirurgo.
CONTESTO
Il progetto nasce dal riscontro diretto di una grave carenza nell’assistenza chirurgica alla comunità dell’isola di Pemba per mancanza di personale medico all’interno del principale ospedale a Chake Chake, capoluogo dell’isola, che ha un bacino d’utenza di circa 80.000 persone per una capacità di 143 posti letto. Offre un servizio sia ambulatoriale sia di ricovero, con una media di 75 visite e 15-25 ricoveri al giorno, con fluttuazioni e picchi durante la stagione delle piogge.Uno dei problemi più significativi riscontrati nel sistema sanitario di Zanzibar, oltre alle carenze di infrastrutture, spesso vecchie e logore, è la mancanza di personale sanitario (medico e paramedico) qualificato. Questa carenza affligge ancora di più Pemba, la minore delle due isole principali che costituiscono l’arcipelago di Zanzibar, che può contare sulla presenza di un solo medico locale (per una popolazione stimata di circa 500.000 abitanti), e deve ricorrere pertanto a medici stranieri espatriati.